Lectio Magistralis – Università degli Studi di Salerno 2016
di Giorgio Franchetti
Lo scorso 8 marzo 2016 sono tornato nel passato con una lectio sulla Storia della Medicina Antica presso l’Università degli Studi di Salerno. Dopo una breve presentazione da parte dei rappresentanti di ateneo, ho preso la parola e come sempre ormai ho iniziato illustrando agli studenti come si sarebbe svolta la mattinata, con i tre moduli che compongono la lezione e la loro struttura. Siamo poi passati al modulo uno, con la ricostruzione dell’intervento di riduzione della frattura esposta appena al di sotto della fascia mediale della tibia destra. Gli studenti si sono molto meravigliati di vederci in abiti storici antichi e soprattutto di sentirci dialoga in greco antico e in latino. Per permettere loro di comprendere i dialoghi un narratore traduceva in tempo reale…
Al termine dell’intervento chirurgico siamo passati direttamente al secondo modulo, quello improntato sul racconto storico e archeologico della storia della medicina antica, partendo dalla rivoluzione introdotta dalla visione ippocratica.
Vivo interesse ha suscitato in tutti gli studenti, di formazione medica e non storica, la narrazione dei fatti e la visione di reperti archeologici riferibili a medici, a santuari medici e a pratiche in uso in epoca antica presso i Romani. Particolare interesse ha suscitato il racconto del primo medico giunto a Roma, Άρχάγαθος, Arcagato, e di come la sua stella fu prima in totale ascesa e poi irrefrenabilmente in discesa fino all’esilio, come raccontato da Plinio. Ho raccontato anche svariati aneddoti legati la vita di altri medici, come quello che divenne gladiatore e veniva deriso dal pubblico che gli diceva che da gladiatore otteneva gli stessi risultati che da medico. Ho però anche puntualizzato come un bravo medico poteva fare carriera e
come nel caso di Galeno, addirittura diventare medico della corte imperiale e medico personale di Marco Aurelio. O amato e rispettato come Eutyches, il medico di Rimini. Il terzo modulo è stato come sempre riempito con la spiegazione del mio strumentario chirurgico, cosa che ha particolarmente interessato tutti gli studenti, futuri medici. Una lunghissima serie di domande e risposte ha chiuso l’incontro con la promessa di tornare al più presto…
“Grazie a tutti ragazzi, spero un giorno, quando sarete medici, vi ricorderete di uno strano signore che venne a trovarvi all’Università vestito da antico romano…
Viaggio nella medicina dei Romani…
Continuano i miei viaggi nel passato e nella medicina degli antichi, per scoprire e vivere un giorno da medicus nell’antica Roma…
E così Asklēpiós divenne Esculapius…
Fu così che i Romani assimilarono questo nuovo culto, diremmo oggi noi “d’importazione” greca, e Asclepio divenne Esculapio… Oggi, lungo uno dei fianchi dell’Isola Tiberina, in uno dei pochissimi resti marmorei ancora presenti di quella forma di “nave” che abbiamo visto, possiamo vedere il simbolo del dio, un bastone su cui si attorciglia il serpente, animale esempio di rinascita (con la muta della pelle) e protagonista di questa leggenda di Ogulnio…”
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