Apr 21, 2020 | Lezioni | 0 commenti

Lectio Magistralis – Università La Sapienza 2019

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di Giorgio Franchetti

Lezioni

Lo scorso 5 dicembre 2019 sono tornato a tenere una lectio sulla Storia della Medicina Antica presso l’Università La Sapienza di Roma, nell’aula dedicata al grande Ranuccio Bianchi Bandinelli, una perfetta coniugazione tra medicina e archeologia, proprio come l’archeomedicina vuole porsi. La sala era gremita all’inverosimile dagli studenti di Medicina e Chirurgia, attentissimi come sempre, che non si sono persi una singola parola di questa incredibile storia. Anzi, hanno approfittato per scattare foto e girare video. Talmente gremita era la sala che, per la prima volta a una mia lectio, sono stato costretto a utilizzare un microfono per poter raggiungere con la mia voce la fine della sala. Gli studenti si sono lasciati rapire dal racconto e dalle scene che abbiamo ricostruito così come dall’esposizione della mia strumentazione medica egizia e greco-romana e dall’esposizione di erbe medicinali e di fittili anatomici riferibili alla parte sacrale della medicina antica. Un pomeriggio bellissimo, ancora una volta in compagnia di tanti futuri medici…

Un nuovo viaggio nella storia della medicina antica. Ancora una volta in un tempio della conoscenza, l’Università La Sapienza di Roma, in quell’aula dedicata a Ranuccio Bianchi Bandinelli che tanto ha dato all’archeologia e alla storia dell’arte. Una coincidenza incredibile, che riassume perfettamente la sinergia che si viene a creare nell’archeomedicina: archeologia e medicina insieme. Ancora una volta insieme ai miei collaboratori abbiamo ricreato un intervento chirurgico operato dal medico greco ariminese Eutyches di riduzione di una frattura esposta della tibia, operazione seguita con viva attenzione dai futuri medici. Al termine come sempre ho fornito una serie di spiegazioni storiche sulla medicina presso Greci e Romani e poi ho spiegato agli studenti i vari pezzi del mio campio-

nario medico e delle mie erbe medicinali in uso presso gli antichi. Non sono mancate, come sempre del resto, domande molto pertinenti da parte degli studenti nella sezione finale dell’incontro, quella dedicata al dibattito, quando gli studenti si avvicinano al tavolo operatorio e agli strumenti per prenderne diretta visione, per maneggiarli e osservarli da vicino. Bellissimo il siparietto finale tra uno studente del secondo anno e la docente, a riprova che questa mia lezione è piaciuta davvero:

“Prof, però non è giusto! L’anno scorso io facevo il primo anno e questa cosa non è stata organizzata e oggi sono arrivato che era già cominciata!

Ancora una volta…

Ancora una volta una meravigliosa esperienza di condivisione di informazioni storico-scientifiche…

Ora potete avvicinarvi al tavolo…

Ringrazio di cuore i miei collaboratori, bravissimi, che come spesso succede mi hanno accompagnato e hanno realizzato insieme a me la parte di questa lectio relativa alla ricostruzione “in corpore” di un intervento chirurgico interamente recitato in greco antico e in latino. Ringrazio il dott. Andrea Alesiani che ha curato le traduzioni, poi Antonio Pisanelli, Paolo Emilio Cassandro, Antonio Dibartolo e Ambrogio Pompei per la partecipazione alla scena… Grazie a tutti. 

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